La colangiopancreatografia endoscopica retrograda o ERCP è una procedura poco invasiva che viene eseguita in sedazione. Combina due tecniche ovvero l’endoscopia del tratto digestivo superiore e i raggi X; viene utilizzata a scopo diagnostico e terapeutico per il trattamento di patologie epatiche, della colecisti, dei dotti bilairi e del pancreas.
Quando viene utilizzata?
L’ERCP viene utilizzata quando c’è il sospetto o la certezza che un dotto biliare e/o pancreatico sia ostruito o stenosato da :
- tumori
- calcoli delle vie bilairi
- infezioni
- infiammazione dovuta a traumi o patologie, come ad esempio la pancreatite
- sclerosi dei dotti biliari
- pseudocisti
Cosa bisogna fare prima dell’ERCP?
In genere nelle 8-12 ore che precedono l’ERCP il paziente deve:
- non bere e mangiare
- non fumare
- non masticare chewing gum
Come viene eseguita l’ERCP?
L’ERCP viene eseuita in sedazione. L’endoscopio viene introdotto dallla bocca del paziente e poi viene sopsinto atttraverso l’esofago e lo stomaco fino a raggiungiomebnto della prima porzione duodenale. Viene incannulata con un piccolo caterter la papilla di Vater (punto in cui le vie biliari e pancreatiche si apono in duodeno) quindi viene iniettato del mezzo di contrasto radiologico nelle vie biliari. Una volta individuato il problema, si può procedere con diverse procedure:
- Sfinterotomia: viene pratiacta una piccola incisione a livello dell’apertura o del dotto pancreatico o biliare in modo tale da permetter il drenaggio di bile, calcoli e secreto pancreatico
- Rimozioni piccoli calcoli nelle vie biliari
- Stenting: viene posizionato un piccolo stent metallico o plastico nei dotti biliari in modo da assicurarne il drenaggio in duodeno
- Biopsia o brushing: vengono prelevate poche cellule di rivestimento dei dotti che poi verranno analizzate al microscopio alla ricerca di segni di infezione o neoplasia
L’ERCP in genere non richiede il ricovero in ospedale. Dopo la procedura il paziente viene tenuto in osseravzione per qualche ora quindi mandato a casa.